TRAVELS ORGANIZER & TOUR LEADER
T R A V E L S - O R G A N I Z E R
https://www.youtube.com/channel/UCIWd7MBmP3dW98qVFb88XZQ
NERO BISCA
"esploratore moderno":
Sulle orme di Marco Polo, attraverso panorami di montagne e deserti sconfinati, laghi e oasi, grotte e fortificazioni, fra paesaggi naturali e misteriosi, ed al tempo stesso magnifici.. percorre tutto l'Oriente.
PROPONE : Itinerari originali, fuori dai sentieri battuti dal turismo di massa, fatti per coloro che sedotti dall’avventura e dall’atmosfera, oltre alle mete classiche del turismo, vogliono approfondire il loro idillio di conoscenza. Itinerari adatti anche agli innamorati delle vecchie pietre perdute.
--------------------------------------------------------------------
CONTEMPORARY EXPLORER "On the tracks of Marco Polo" - Through panoramas of mountains and endless deserts, lakes and oasis, caves and fortifications, among natural and mysterious landscapes, and at the same time magnificent. Him crosses the whole east.
SUGGESTION : Original itineraries, out of the paths beaten by the tourism of mass, done for those people that seduced by the adventure and by the atmosphere, besides the classical destinations of the tourism, they want to deepen their idyll of knowledge. Proper itineraries also to the persons in love of the old lost stones.
BIOGRAFIA di un GIRAMONDO
Nero Bisca, da più di 40 anni percorre e ripercorre il mondo alla ricerca di quelle meraviglie lasciate dalle antiche civiltà, affidando le sue impressioni all’obiettivo della sua inseparabile telecamera. Egli cerca di riassumere nei suoi itinerari tutte le bellezze del vasto ed affascinante mondo contemporaneo, cogliendo immagini e frammenti di vita reale.
Passato e futuro si fondono dove la tradizione si sposa al progresso, dove paesi antichissimi resistono alle travolgenti metropoli che pure sono in rapida crescita. Così come i suoi itinerari anche i suoi filmati rappresentano una storia ammantata di leggenda che colpisce l’immaginazione degli spettatori.
Già Marco Polo, fu affascinato da quelle antiche civiltà che da molto tempo prima aveva eretto opere colossali; e ancora oggi si possono ammirare quelle cose che il “cronista dell’epoca” descrisse nel suo libro delle meraviglie, il Milione.
Oltre ai classici itinerari da lui proposti, alcuni sono insoliti e altamente suggestivi, in parte fuori dai sentieri battuti dal turismo di massa. Certo è, che rotte in parte poco turistiche, comportano qualche rinuncia; in alcuni centri le strutture alberghiere sono modeste, la cucina locale è ricca di spezie e raramente vi è la possibilità di scegliere piatti della cucina internazionale; i mezzi di trasporto terrestri sono a volte poco confortevoli e su strade non sempre in buone condizioni. L’interesse storico artistico, anche etnologico, e la coinvolgente bellezza di questi luoghi, compensano comunque pienamente gli eventuali disagi.
(TuttoTurismo & Gazetta di Parma)
RENT&TRAVEL - Thai Company
- COMPUTERIZED GRAPHIC
- VIDEO ELABORATIONS
- DIGITAL VIDEO RECORDING
- VIRTUAL REALITY
- FURNISHING
- ARCHITECTURAL DESIGN
GLOBETROTTER BIOGRAPHY
NERO BISCA, from more than 40 years it crosses the world to the search of those wonder left by the ancient civilizations submitting the impressions to the objective of his inseparable video-camera. He tries to reassume in his itineraries all the beauties of the vast and fascinating contemporary world gathering images and fragments of real life.
Past and future melt where the tradition marry to the progress, where ancient countries withstand the overwhelming metropolises that also they are in rapids growth. As his itineraries also its video "documentary" represent a history mantled of legend that strikes the imagination of the spectators.Marco Polo, was already spellbound from those ancient civilizations that from a lot of time before had erected colossal artwork; and today you can be admired still those things that the "reporter of the epoch" it described in his book of the wonder, the "Million".
Besides the classical itineraries from him proposed, some are unusual and highly suggestive, partly out of the paths beaten by the tourism of mass. Certainly it is, that routs partly few tourist, behave some renouncement; in some centers the hotel structures are modest, the local kitchen is rich of spice and there is rarely the possibility to choose flat of the international kitchen; the means of transport earthlings are at times a little comforting and on roads not always under good conditions. The artistic historical interest, also etnologic and the involving beauty of these places, fully compensate however the possible discomfort.
ITINERARI D'AUTORE - (avventura)
Spedizione in PAPUA (NUOVA GUINEA) agosto 2003
-------------------------------------------------------------------------------------------------
A questa spedizione eravamo in cinque. Oltre al sottoscritto quattro amici che mi seguono da anni.
.... proseguiamo con un piccolo aereo “Papua air” diretto a WAMENA; una placida e fresca località a ridosso delle montagne, il centro principale della Valle di BALIEM. Qui si tiene il principale mercato della zona, dove molti Dani si recano dai villaggi circostanti per commerciare i loro prodotti. Nel pomeriggio ci trasferiamo al Wesaput village attraversando il fiume Baliem. Da qui tramite un ponte sospeso, ha inizio la nostra avventura a piedi, per arrivare a PUGIMA ed iniziare ad esplorare i villaggi della tribù DANI e delle sue comunità di vita. Tutti i Dani sono ottimi agricoltori, lavorano abilmente la loro terra, utilizzando antichi ma sofisticati sistemi di drenaggio dell’acqua, che permettono di avere una buona irrigazione dei campi. Proseguiamo quindi per ANELAGAK e AIKIMA, altri due piccoli villaggi immersi in una folta vegetazione.
.... Di mattino presto, ci dovremmo arrampicare sul Monte Mili, per la visita del villaggio di SALTMINE, per vedere come le donne Dani fanno il sale ancora in modo primitivo, ma la salita è molto ardua ed essendo piovuto abbondantemente durante la notte siamo costretti ad abbandonare l’impresa. Attraverso un tragitto impervio, fra guadi, pareti scoscese e stupende vallate, arriviamo a JIWIKA, ma il villaggio è semi deserto, solo poche donne con bambini, gli uomini sono fuori a lavorare nei campi e a pascolare le bestie. Procediamo a piedi per il villaggio di SUMPAIMA per vedere la “vecchia Mummia”. Generalmente le tribù Dani ricorrono alla cremazione per i loro morti ma in alcuni casi i defunti vengono essiccati con il fumo e quindi mummificati. Una ulteriore e faticosa arrampicata ci porta alla visita delle grotte di KONTILOLA a Waga-waga. Prima del tramonto rientriamo alla base, stanchi ed affamati.
..... La nostra avventura continua con i “portatori” a piedi verso il Villaggio di SUROBA, per raggiungere DOGUM. Durante il tragitto siamo obbligati ad una breve sosta. Siamo testimoni di una disputa fra tribù di villaggi rivali, i quali a nostro parere si contendevano l’ambito “maiale”: l’animale da noi offerto per assistere alla “festa” (si fa per dire) del maiale. Al termine dello scontro, accompagnati dal Capo e altri componenti la tribù, arriviamo finalmente al villaggio. Qui, dopo una danza di benvenuto “Etae” eseguita dai nativi, abbiamo potuto assistere alla cosidetta “Festa del Maiale”, che consiste nell’uccidere e cucinare il maiale in un modo alquanto primitivo. Il villaggio Dani è composto tradizionalmente da più costruzioni recintate, essenzialmente riservate agli uomini, alle donne e ai bambini, alla cucina e agli animali domestici. L’abitazione tipica Dani, chiamata honay, è di forma circolare con un particolare tetto a cupola in paglia. Gli uomini Dani conservano la tradizione antichissima di indossare l’astuccio penico, horim, che simboleggia la fertilità e al quale vengono attribuiti valori magici e rituali. Inoltre amano ricoprire i capelli e il corpo con grasso di maiale misto a fuliggine, questo al solo scopo di mantenersi caldi e in salute. Eccetto per l’astuccio penico, i Dani non usano abiti, ma solo ornamenti tipo collane e piume dell’uccello del paradiso. Più recentemente però, data la sempre più forte pressione dei missionari e degli indonesiani, i Dani, in particolare le donne, si ricoprono con degli stracci. Nonostante le forti influenze dei missionari, i Dani hanno mantenuto la poligamia, infatti, il livello sociale di un uomo è ancora misurato dal numero di maiali e di mogli che possiede. Una tradizione particolare e cruenta riguarda le donne, le quali alla morte di un parente stretto si amputano le falangi delle dita delle mani per esprimere il loro dolore, capita così di vedere anziane donne ormai con le mani prive di dita. Al termine di questa giornata, certamente molto intensa, vissuta a contatto con queste genti che conservano da infinite generazioni, antiche e primitive tradizioni; riprendiamo, sempre a piedi, la via del ritorno ed in serata rientriamo a WAMENA. N.B.
LONGEVITA - PROSPERITA - FELICITA
Link:
- RENT&TRAVEL THAI Company
- * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
- email:
- nero.bisca@gmail.com
- *********************
- Prof. NERO BISCA
- Via Parigi n. 15 -
- 43100 - PARMA - Italy
- Tel-fax : +39 0521 493540
- Mobile : +39 328 2172231
- Int.Thai : +66 831 368416